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AVVENIMENTI NELLA CITTA' METROPOLITANA DI FIRENZE

CALCIO STORICO FIORENTINO ~ FIRENZE ~

Il Calcio Storico di Firenze si disputa il 24 Giugno, giorno in cui si festeggia San Giovanni Battista, santo patrono della città.
Di antichissima tradizione, il Calcio Storico Fiorentino, noto anche come “calcio in livrea” o “calcio in costume”, è stato riportato in auge nel 1930, quando, in occasione del quattrocentenario dall’Assedio di Firenze venne organizzato il primo torneo tra i quartieri della città: Santa Croce (blu), Santo Spirito (bianco), Santa Maria Novella (rosso) e San Giovanni (verde).
Da allora il Calcio Fiorentino è divenuto con gli anni la manifestazione rievocativa più importante del capoluogo toscano.
In campo le squadre dei 4 quartieri storici di Firenze che si sfidano una contro l’altra in una agguerrita competizione per ottenere l’ambito palio e aggiudicarsi il premio finale, una vitella di razza Chianina.
Considerato il precursore del calcio moderno, il Calcio Fiorentino vede coinvolti ben 27 atleti per ogni squadra. Quasi ogni mezzo è lecito per aggiudicarsi la vittoria e raggiungere l’obiettivo, ossia portare il pallone fino al fondo del campo e depositarlo nella rete segnando la cosiddetta “caccia”.
I giocatori delle squadre indossano costumi del XVI secolo in ricordo della storica partita, giocata il 17 febbraio 1530, durante l’assedio della città da parte delle truppe imperiali di Carlo V.  In segno di spregio nei confronti degli invasori, i giovani Fiorentini si vestirono in livrea (da cui appunto deriva il termine “calcio in livrea”) e iniziarono a giocare a calcio per essere notati dai nemici.
L’elemento cinquecentesco delle divise degli atleti è ripreso anche nella sontuosa parata del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina, composta da più di 500 figuranti, che da Piazza Santa Maria Novella attraversa le vie del centro fino a giungere in Piazza Santa Croce.
A fare da sfondo a questa manifestazione è proprio la meravigliosa Piazza Santa Croce, ricoperta di rena per l’occasione.

“Sarà forse che i toscani non sono come i bovi, che vedono tutto in grande: ma è certo che non pèrdono mai di vista la misura del mondo, e i rapporti, palesi e segreti, fra gli uomini e la natura.”
(Curzio Malaparte)

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