Francesco Vespe - ChatGPT

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Intelligenza Artificiale
Bisogna davvero temerla?
ChatGPT


Francesco Vespe
Il libro scritto da Donato sembra essere, nella sua impostazione, una sorta di manuale per accedere alla ChatGPT ma, in realtà è molto di più. In ogni paragrafo che lui scrive esalta giustamente i vantaggi che il suo uso potrà avere ma, dall’altra, non manca di dare delle contro-indicazioni o indicare delle limitazioni alle sue potenzialità. Non smette mai di ribadire per esempio che l’I.A. è privo di carica empatica e di carica creativa. In effetti fa solo una ricombinazione di informazioni e dati che ha assimilato.
Un secondo allarme che da è quello del possibile uso fraudolento della I.A. Basti pensare all’elaborazione delle immagini che possono rappresentare volti ed ambienti tremendamente reali ma in contesti completamente falsi. Oppure assume dati e premesse eticamente inaccettabili come, per esempio, quelle di natura sessista e razzista. Particolarmente grave legato all’I.A. è quello del cheating. Ovvero la frode nell’usare supporti informatici per rafforzare le proprie performance in contesti competitivi. E’ questa una piaga che sta dilagando negli scacchi (la forza di gioco delle macchine ha ormai di gran lunga superato l’uomo!) ma, da qui a poco, diventerà devastante nel settore dell’arte e della letteratura.
Questo renderà davvero complicato governare questo settore. ChatGPT è in grado ormai di comporre qualsiasi tipo di manoscritto o rappresentazione pittorica di qualsiasi argomento. La cosa però più preoccupante è che ormai la ricerca in questo settore non è più diretta da enti governativi ma è nelle mani delle grandi multinazionali informatiche e social e si sta già prestando ad impieghi a dir poco “opachi”. Rimangono all’uomo alcuni vantaggi. L’I.A. fa delle raffinatissime ricapitolazioni ma non può inventare o creare niente di nuovo. Il pallino dell’invenzione è ancora nelle mani dell’uomo. È difficile riconoscerla ma questa prerogativa rimane nel territorio dell’umano. Il secondo vantaggio è quello che la presa della corrente che fa funzionare le macchine dovrà stare sempre nelle mani dell’uomo pronta ad essere staccata per qualsiasi grave minaccia che dovesse intervenire per mano delle macchine. Comunque i vantaggi che Donato ha voluto esaltare nel suo manuale sono la cifra positiva con la quale valutare l’impatto dell’I.A. nella vita dell’uomo.

Prof. Francesco Vespe
Direttore Centro di Geodesia
Agenzia Spaziale Italiana

 

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